TRENTO. A Cles si sono tenute questo pomeriggio le esequie di Germana Endrici, la donna di ottantaquattro anni tragicamente scomparsa l’altro ieri, dopo che l’auto su cui viaggiava era finita contro il muro di sostegno del viadotto della ferrovia Trento Malé, all’altezza del bivio per Rallo e Tassullo, scendendo da Cles.
Una folla ha voluto dare l’estremo saluto alla donna, nella cerimonia funebre che si è svolta nella chiesa parrocchiale alle 14, preceduta dalla recita del rosario.
Germana Endrici viaggiava assieme al compagno ottantaseienne in direzione di Trento quando, forse a causa di un improvviso malore del conducente, la vettura – una Nissan Micra – al momento di affrontare la curva verso sinistra per passare sotto al viadotto, ha proseguito diritta, finendo di schianto contro il muro.
Le condizioni di Germana erano da subito apparse gravi: se il compagno se l’era cavata con traumi lievi, l’ottantaquattrenne aveva dovuto essere rianimata. Quando le sue condizioni sembravano essere state stabilizzate e tutto era pronto per il trasferimento a bordo dell’elicottero dei vigili del fuoco permanenti che avrebbe dovuto trasferirla al Santa Chiara, un improvviso peggioramento non le ha lasciato scampo.
Germana Endrici era originaria di Don, dove ancora vive uno dei fratelli, Guerrino. Aveva lasciato ormai da tanti anni il centro dell’alta valle – in cui tornava tuttavia regolarmente – per trasferirsi a Cles, dove si era sposata con Giuseppe Paltrinieri ed erano nate e cresciute le figlie, una delle quali, Marta, purtroppo scomparsa qualche anno fa.
Lascia le altre figlie, Idanella, Claudia e Gigliola, oltre ai numerosi e amati nipoti, ai quali in tanti si sono stretti in questo triste momento.
La famiglia Paltrinieri era stata colpita già diciotto anni fa da un altro grave lutto, la scomparsa di Giuseppe, che nell’estate del 2006 era stato investito da un convoglio della Trento Malé a Dermulo. Un evento che aveva profondamente segnato la vita di Germana, che solo ad anni di distanza aveva deciso di legarsi all’attuale compagno.
Le condizioni di quest’ultimo già l’altroieri dopo lo scontro non sembravano preoccupanti, tanto che è stato già sentito dai carabinieri della compagnia di Cles per avere la sua testimonianza sull’accaduto. Si trova ancora all’ospedale Valli del Noce di Cles per accertamenti, ma dovrebbe essere presto dimesso.