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FIRENZE. Scoppia il caso-Acerbi nell’ultimo raduno della stagione della Nazionale: richiamato dopo 15 mesi dall’ultima volta anche per l’emergenza nel reparto arretrato, il difensore dell’Inter, 37 anni compiuti a febbraio, ha detto no al ritorno in azzurro per le gare di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Norvegia e Moldova. Ad annunciarlo lo stesso Luciano Spalletti durante la conferenza nell’Aula Magna di Coverciano: ”Acerbi non ha risposto alla convocazione.
Per una questione fisica? No, ha ripensato a quanto è successo attorno a lui, lo avevo chiamato per ciò che aveva fatto vedere in questo periodo. Ci avevo parlato, ma stamani ho ricevuto un messaggio che mi spiegava questa sua decisione, io ho risposto e quindi gli ho telefonato. Che dire? Prendo atto e si va avanti, ci sono tanti giocatori meritevoli”.
E a chi gli ha domandato se fosse sorpreso, contrariato o deluso il commissario tecnico ha risposto: ”Io non posso permettermi nessuna depressione, si fanno altre scelte con fiducia consapevoli di avere a che fare con calciatori anche più forti”. La replica di Acerbi è arrivata qualche ora dopo attraverso un lungo post su Instagram: ”Dopo una profonda riflessione ho comunicato al ct di non accettare la chiamata in nazionale: alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni per proseguire serenamente questo percorso. Non cerco alibi né favori ma pretendo rispetto e se questo viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo allora preferisco farmi da parte”.
Precisando poi di non essere uno che si aggrappa ad una convocazione: ”Ho sempre dato tutto ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non facico parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione e come ho detto stamani al ct non è definitiva né dettata dalla rabbia né dalla depressione per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e continuerò a tifare con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo”. Convocato un anno fa per la tournée negli Stati Uniti, Acerbi tornò poi a casa su decisione di Spalletti in accordo con la Federazione perché coinvolto nel caso delle presunte frasi razziste rivolte a Juan Jesus.Lo stesso ct dopo il 3-3 con la Germania lo scorso marzo esclamò davanti alla possibilità di richiamare il difensore interista per cercare di fermare Haaland nella prossima sfida con la Norvegia: ”Sapete quanti anni ha Acerbi? Per me Bastoni, Calafiori hanno le stesse importanti qualità. Nessun dubbio che lui sia un giocatore importante e stia facendo molto bene ma io credo in questi giocatori e vado avanti su questa strada”.
Tornando su questa battuta Spalletti ha precisato: ”In quella risposta sulla sua data di nascita volevo spiegare la mia intenzione di dare spazio e fiducia ai difensori più giovani. Dopo aver sentito ieri sera parlare Donnarumma che con la Champions in mano spiegava quanto sia speciale vincere con e per l’Italia mi aspetterei che tutti i giocatori la pensassero allo stesso modo, io qui voglio gente felice e motivata”.
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Originale su L’Adige