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Addio a Mariano Volani: morto a 88 anni l’imprenditore visionario – Rovereto


ROVERETO. Nella vita ha fatto di tutto, sia a livello imprenditoriale che sportivo e culturale. E per Rovereto resta uno dei personaggi più dinamici e conosciuti. Mariano Volani se n’è andato ieri, venerdì 15 novembre, a 88 anni, circondato dall’affetto dei suoi cari, i figli Marco, Paola e Antonella, i sei nipoti, con i quali era affettuosissimo e legatissimo. Come era sempre stato legatissimo alla moglie Franca Tomasi, scomparsa tre anni fa, dopo una vita passata sempre al suo fianco.Era da pochissimo diventato bisnonno. Quella di Volani è stata una dipartita rapida: fino a quattro mesi fa stava benone. E fino a due mesi fa addirittura lavorava. La sua esistenza potrebbe riempire una pellicola hollywoodiana. Perché, come detto, ha davvero fatto di tutto, ed è stato perfino un pioniere dell’etere, il primo a mettere in piedi una televisione privata in Trentino, la terza in Italia: la Tva. Dal punto di vista professionale è stato di un dinamismo unico. Aveva iniziato alla Edison negli anni ’50 per poi, nel 1959, mettersi in proprio fondando la «Officine Meccaniche Volani» e ampliando poi gli affari nell’edilizia lavorando anche in America.E grazie all’instancabile voglia di fare e sviluppare, nel 1978 ricevette l’onorificenza di Cavaliere del lavoro e, come ha sempre ricordato con orgoglio, «lo stesso anno di Silvio Berlusconi».Viaggi di studio all’estero gli permisero di brevettare un nuovo sistema costruttivo, l’Eurobuilding System, che consente di realizzare costruzioni in serie, in tempi brevi e a prezzi controllati.L’azienda, trasferita nel 1969 in una nuova modernissima sede, operava su due stabilimenti con uffici a Londra, Ginevra e in vari Paesi dell’Africa, dell’Asia Minore e dell’Est europeo. Oltre alla produzione, Volani ha esportato «know-how» e linee tecnologiche. Insomma, la vita imprenditoriale era a 360 gradi, compresi i settori immobiliari, delle resine, delle società di servizi e, attraverso una finanziaria, informatica, produzioni televisive, emittenti private.Come detto, è stato lui a fondare Tva-Televisione delle Alpi.Quindi ha dato vita alla syndication Cta e, attraverso un’altra sua azienda, la Multigram, importò in Italia le prime videocassette (con la società Domovideo).Nella seconda metà degli anni ’90, chiusa Tva, Volani aveva avviato le prime televisioni libere in Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria e Russia. Ma i suoi interessi in tutto il mondo sono stati innumerevoli e negli ultimi anni legati soprattutto all’arte e alla cultura. Passando anche dallo sport. Volani viene anche ricordato per la sua grande passione per la pallamano. Con lui presidente la Volani Rovereto ha vinto 4 scudetti e 4 Coppe Italia dal 1975 al 1980. Un vanto nazionale per lo sport lagarino che, proprio grazie ai successi dell’handball, ha «costretto» il Comune a costruire il Palasport realizzato, manco a dirlo, dall’impresa di Mariano Volani.La cultura, invece, lo ricorda come presidente del Museo Nazionale Giuseppe Verdi ma anche nel Cda del Mart degli esordi in corso Bettini, fondatore e prima guida del Festival Oriente Occidente e del Festival Mozart e presidente della Multigram Srl (Società di consulenza e Business Development dei beni culturali) di Rovereto oltre che consigliere d’amministrazione del Policentro Sviluppo Srl di Milano e del Centro Polifunzionale in Siena.E poi quella passionaccia per la lirica e quella per il pianoforte, il «suo» strumento. Nella sua vita, ricca di esperienza professionale, aveva anche ricoperto cariche diplomatiche, tra le quali il Consolato onorario della Repubblica del Vanuatu per l’Italia. «Mariano Volani è stato un imprenditore e un uomo importante per Rovereto e per tutto il Trentino – lo ricorda oggi l’ex sindaco Pietro Monti -. Era una persona con la capacità di guardare avanti. Era sempre attivo, di compagnia, carismatico come un imprenditore di successo deve essere».«È stata una di quelle figure – il commento della sindaca Giulia Robol – che hanno maggiormente rappresentato l’industria roveretana del secondo ‘900, un periodo molto importante per la crescita della città, che poteva contare sulla presenza di tanti imprenditori di grande spirito e capacità di leadership.Volani è stato un protagonista della vita economica della città, del Trentino e anche del contesto internazionale, ma rivolgeva al bene della sua comunità le sue passioni esterne al lavoro: dalla cultura allo sport, ha legato il suo nome e la sua attività a realtà come Oriente Occidente, il Festival Mozart, la gloriosa storia della pallamano che sono diventati poi identitari per la nostra città, che certo gli deve molto. È con grande malinconia che ho appreso della sua scomparsa, ed esprimo la vicinanza mia e dell’amministrazione alla famiglia».



Originale su L’Adige

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