[ad_1]
TRENTO. La deputata trentina di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi lancia un appello all’unità del centrodestra locale sulla delicata questione del terzo mandato, richiamandosi alle parole della premier Giorgia Meloni che aveva invitato a fermare le “guerre intestine” in attesa della decisione della Corte costituzionale.
“Le parole della nostra premier confermano l’alta caratura del suo pensiero e l’esempio di guida politica che Giorgia costituisce per tutti noi”, dichiara Ambrosi, sottolineando come il centrodestra si sia sempre distinto per la capacità di superare le divisioni interne, “anche nella considerazione che le ragioni della nostra comunanza profonda risiedono spiritualmente presso i nostri elettori prima ancora che presso i partiti stessi”.
La parlamentare trentina evidenzia come “da decenni il centrodestra riesca efficacemente a cogliere la predominanza delle ragioni dello stare insieme” e invita a far prevalere la razionalità anche sulla questione del terzo mandato in Trentino, evitando di trasformare “questo serissimo problema in una sorta di faida quotidiana tra partiti alleati a beneficio dei media”.
Ambrosi non nasconde la sua vicinanza e solidarietà a Francesca Gerosa nel momento più acceso dello scontro, ma richiama tutti a non dimenticare che “il nostro vero avversario è il centrosinistra”. Alimentare divisioni interne, secondo la deputata, significa solo offrire vantaggi a chi “da sempre tenta di metterci l’uno contro l’altro”.
Il richiamo è chiaro: “Il teatrino della quotidiana contrapposizione sulla stampa sta diventando un crinale troppo pericoloso e disorientante agli occhi del nostro elettorato di riferimento, rischiando di ingenerare l’idea che si litighi per le poltrone, mentre invece si sta parlando di rispetto reciproco e di principi generali”.
Secondo autorevoli giuristi, la Corte costituzionale potrebbe impiegare almeno un anno per esprimersi sulla complessa vicenda. “Vogliamo forse in Trentino trascorrere tutto questo tempo continuando a litigare ogni giorno tra alleati sulle pagine dei giornali?”, si chiede Ambrosi, citando anche i segnali negativi a livello nazionale come il risultato elettorale di Genova.
La deputata richiama due principi fondamentali: “Siamo pagati per amministrare e non per litigare” e “il nostro comune avversario è la sinistra, non esistendo nemici all’interno di una stessa coalizione”. L’invito finale è quello di attendere la decisione della Consulta, “dopo la quale ragioneremo e ci confronteremo magari anche energicamente, ma con la costruttività di approccio che da decenni ci caratterizza rispetto alla Babele della sinistra”.
“Il centrodestra nella sua storia ha superato tante prove”, conclude Ambrosi, “non ci sono motivi per non credere che riusciremo anche questa volta a trovare soluzioni equilibrate ed unitarie”.
[ad_2]
Originale su L’Adige