TRENTO. Campagna di rilevamenti integrativi sui terreni interessati dal fenomeno delle «morchie catramose» e sulle aree circostanti nei pressi del cavalcavia del Caduti di Nassirya: l’obiettivo è ampliare la conoscenza dello stato di contaminazione delle aree comunali.
Hanno infatti preso il via oggi – lunedì 26 agosto – e proseguiranno per due settimane le indagini ambientali nelle aree di proprietà comunale adiacenti alla Fossa primaria di Campotrentino, sia all’interno del perimetro del Sin (Sito di interesse nazionale per l’inquinamento) di Trento, che nell’area prossima al cavalcavia dei Caduti di Nassirya.
Parti delle aree oggetto di indagine, e in particolare l’area Sin Trento Nord di proprietà comunale, sono state utilizzate come spazio destinato a cantiere dal servizio Opere Ambientali dell’Agenzia Provinciale per le Opere Pubbliche (Apop), nell’ambito dei lavori di bonifica delle rogge demaniali, secondo un progetto coordinato dalla Provincia e approvato dal Ministero nel 2005.
Durante le attività di bonifica, è emersa più di un anno fa la presenza di un materiale fluido altamente viscoso, caratterizzato come morchia catramosa. Il problema è stato riscontrato in particolare nel punto in cui la Fossa primaria intubata di Campotrentino scarica nel tratto a cielo aperto e comunque nella limitrofa area Sin comunale.
Da dove viene questo «blob» di idrocarburi vischiosi? Si tratta di resti di lavorazione della fabbrica Carbochimica, che produceva naftalina a partire da idrocarburi. «Non sappiamo – hanno detto i tecnici comunali – quanto sia estesa la bolla, e quanto in profondità. Per questo i lComune vuole saperne di più».
A seguito di questa scoperta e dell’ordinanza del sindaco del luglio 2023, in accordo con l’Appa (Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente), è stata decisa una campagna di indagini integrative sui terreni interessati dal fenomeno e sulle aree circostanti. L’obiettivo è ampliare la conoscenza dello stato di contaminazione delle aree comunali Sin con ulteriori sondaggi rispetto a quelli svolti nel 2005 e verificare le caratteristiche ambientali delle aree limitrofe prossime al cavalcavia dei Caduti di Nassirya.
Nei prossimi giorni, verranno effettuati otto carotaggi fino a una profondità di 15 metri, con successivi campionamenti ambientali. Tutte le operazioni, per le quali il Comune ha stanziato 104 mila euro, si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative di sicurezza e tutela ambientale.
C’entra il bypass? «Non direttamente» ha detto il sindaco: l’area di indagine infatti è il cosiddetto «fagiolone» a lato del cavalcavia (lato Lidl) ma questo inquinamento potrebbe essere esteso anche sul lato nord (verso il capannone dove c’è Aldi e Burger King).