Borgo Sacco, chiesa gremita per l’ultimo abbraccio a Paolo Longo – Rovereto

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ROVERETO – Nella gremita chiesa parrocchiale di Borgo Sacco, sono state celebrate le esequie funebri di Paolo Longo, uno stimato insegnante prima nella scuola elementare, poi all’istituto tecnico tecnologico Marconi di Sant’Ilario. 

Riservato, schivo, ironico (senza essere graffiante), didatta ineccepibile: poche parole per descrivere Paolo, scomparso, qualche giorno fa, dopo aver combattuto – con coraggio e tenacia – contro una breve quanto inesorabile malattia. 

Confortato dall’amore dei suoi cari (la moglie Renata, i figli Leonardo e Francesca, gli amati nipoti, il fratello Marcello), Paolo se n’è andato in silenzio, come era nel suo inconfondibile stile. 

Docente di italiano e storia, è stato un innovatore nel campo della didattica delle materie umanistiche, in quanto spesso faceva uso delle tecnologie digitali, un modo per rendere più chiari agli studenti concetti e spiegazioni. Prudente, rispettoso, dai modi garbati e cordiali, stimato da tutti, non solo dagli alunni, Paolo Longo possedeva un’intelligenza lucida e una fede autentica. Paolo, nei sentieri della vita, ha sempre scorto il volto di Dio nell’altro, chiunque egli fosse. 

Longo è stato un grande camminatore, amante della natura. Due le passioni che ha coltivato con rigore: la musica e la fotografia. Per molti anni ha fatto parte del circolo fotografico L’Immagine, un sodalizio che non ha mai dimenticato. 

Da attento fotografo quale era, Paolo prediligeva le immagini nitide, e trasparente è sempre stato il suo temperamento. Caro Paolo, il «Marconi» e gli amici fotografi ti abbracciano e ti augurano buon viaggio.

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Originale su L’Adige

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