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Case, prezzi in rialzo: il mercato ricomincia a tirare – Cronaca


TRENTO. La guida Immobiliare di Anama, l’Associazione nazionale degli Agenti e mediatori d’affari è di nuovo in edicola per tutti gli interessati e offre una fotografia delle tendenze del mercato che ci dice chiaramente che ci sono zone quasi impraticabili per il ceto medio, come Campiglio o il centro storico di Trento. Meglio spostarsi in periferia o nei paesi vicini a Trento, in Rotaliana o in Valsugana per trovare appartamenti a prezzi più acessibili.

Ci aiuta a capirne di più, il presidente di Anama, Marco Gabardi, che illustra la situazione: «Le tendenze sono positive, gli ultimi sviluppi di questo semestre stanno dando segnali positivi – dice Gabardi – in questo momento c’è una tendenza verso case con il risparmio energetico e ambientale, soprattutto negli acquirenti più giovani». Una tendenza che sta cambiando il mercato: «Chi costruisce ha più facilità a vendere a un pubblico giovane – spiega ancora Gabardi – se i nuovi edifici sono costruiti con criteri di attenzione ai consumi energetici».

Tuttavia non è un criterio prevalente: «È una componente che i clienti considerano, prima non era così importante. Ora se nella stessa via, con gli stessi parametri, c’è un edificio con una classe energetica più alta viene scelto, anche se costa qualcosa in più». C’è poi da considerare il mercato degli affitti che sta condizionando le compravendite: «Sono aumentati i costi degli affitti di parecchi punti percentuali. La tendenza – secondo Gabardi – è tenere l’immobile e affittarlo con affitti brevi, io preferiscono dire “non ordinari”. Con la grande richiesta, i prezzi sono lievitati e il proprietario è ingolosito, non lo mette sul mercato delle vendite, in particolare lo vediamo nelle zone turistiche».Non solo Campiglio o la Val di Fassa, sostiene ancora il presidente di Anama: «Lo vediamo anche nelle zone lacustri. Ovviamente anche nelle nostre valli turistiche vocate allo sci».

E dunque quali sono le zone migliori per acquistare a buon prezzo? «Per il rapporto qualità prezzo dobbiamo escludere la città, a parte qualche caso particolare». Gabardi spiega una tecnica: «Si prende un compasso e sulla cartina si traccia un raggio di quindici chilometri da Trento. Allontanandosi dalla città le occasioni ci sono, anche per le giovani coppie. Anche in Valsugana e Rotaliana ci sono più prodotti con prezzi più abbordabili per portafogli normali. Si può arrivare a Trento città a bilocali anche a 260 mila euro».

Anche se a Trento ci sono differenze notevoli, ad esempio tra il centro e la collina che è molto ambita. «Il centro storico è molto richiesto, ma non più per abitare ma per investire in affitti brevi».Per Gabardi la crisi c’è ancora, ma il mercato è forte e sano e si sta difendendo bene, chiudiamo un semestre che sicuramente dà dei segnali positivi. Del resto trovare una abitazione con gli affitti che ci sono in città è difficile. I tassi sono diminuiti, ci sono tutte le condizioni che fanno presupporre che il mercato continui ad andare bene. Io poi – dichiara Gabardi – tendo ad essere positivo, ci sono stati anni altalenanti, le costruzioni ci sono, quello che caratterizza il mercato è che ora i proprietari si tengono il veccho immobile per affittarlo».

Ma il mercato è molto dinamico e cambia in continuazione: «Fuori dal Trentino lo è meno. Siamo una provincia turistica e il numero di seconde case ci porta a un livello superiore». C’è la questione superbonus che però secondo Gabardi non ha avuto ancora ripercussioni sul trend di mercato. «Qualcuno ha fatto conto sulle ristrutturazioni, ma gli effetti della fine del superbonus lo vedremo nel 2025, per ora è abbastanza sordo il contraccolpo».



Originale su L’Adige

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