FASSA. Un calo di oltre 200 studenti in dieci anni nell’intero sistema scolastico ladino e una crescente emergenza abitativa che spinge le giovani coppie a lasciare la valle. Sono questi i dati allarmanti emersi durante l’importante incontro tenutosi a San Giovanni di Fassa tra i referenti territoriali delle minoranze linguistiche e le istituzioni provinciali e regionali.L’iniziativa, promossa dall’Autorità per le minoranze linguistiche presieduta da Katia Vassellai, ha posto l’accento su criticità cruciali per il futuro della comunità ladina. Il sorastant Federico Corradini ha evidenziato come il drammatico declino demografico stia colpendo non solo la scuola primaria, ma l’intero sistema scolastico ladino, con ripercussioni sul personale docente e il rischio concreto di perdenti cattedra. Un fenomeno che si intreccia con l’impoverimento finanziario del territorio e l’impossibilità di trovare alloggi a prezzi accessibili.”Rappresentare le esigenze del territorio alle istituzioni senza passaggi intermedi” è stato l’obiettivo dichiarato dell’incontro, che ha registrato una partecipazione numerosa e qualificata. Tra le problematiche più pressanti, la carenza di immobili da destinare a prima casa sta scoraggiando la permanenza in valle delle giovani coppie, accelerando lo spopolamento.
La senatrice Elena Testor ha annunciato l’inserimento nel disegno di legge in discussione alla Camera di norme che prevedono maggiori risorse per insegnanti e medici disposti a trasferirsi nei territori montani con presenza di minoranze, oltre a incentivi per i giovani che avvieranno start-up e iniziative culturali.Francesco Valduga di Campobase ha invitato a “trovare il gusto della sfida” trasformando le minoranze in laboratori di innovazione, mentre Francesca Parolari del PD ha proposto di rendere universali e gratuiti i servizi di nido, essenziali per dare sicurezza alle giovani famiglie.
Sul fronte della lingua, Evelyn Bortolotti del Comun general de Fascia ha sollevato la questione della certificazione della lingua ladina, auspicando l’avvio di un gruppo di lavoro tecnico per renderla conforme al quadro comune europeo di riferimento.Bernardino Chiocchetti dell’Istituto culturale ladino ha evidenziato l’opportunità di valorizzare lo straordinario insediamento dei Pigui, patrimonio archeologico di eccezionale importanza che ha rivoluzionato l’immagine storiografica della valle di Fassa.Il sindaco di Soraga Valerio Pederiva ha sottolineato la forte richiesta di prima casa da parte delle giovani generazioni: “L’idea sarebbe quella di proporre lo sblocco di alcune nuove aree vincolandole a caratteristiche specifiche, come la destinazione a prima casa. Ci siamo però scontrati con la legge, oltre che con i costi di edificare sui nostri territori. Credo che la legge vada approfondita, ipotizzando delle deroghe pur con i vincoli del caso, per scongiurare che i terreni diventino terra di speculazione, al solo fine di dare una risposta alla prima casa, principalmente delle nuove generazioni che si trovano costrette ad abbandonare la loro terra per i costi eccessivi”.Walter Kaswalder (Patt) ha suggerito che il Comune acquisti le case, con il sostegno della Provincia e affitti gli appartamenti a canone concordato. Luca Guglielmi ha invece parlato dello stato di attuazione delle risoluzioni e con riferimento alla toponomastica ha annunciato che l’assessorato alle minoranze linguistiche da lui guidato sta organizzando un convegno internazionale di massima rilevanza: il 2 e 3 luglio prossimi, un importante appuntamento internazionale dedicato alla toponomastica per dare voce e valore alle minoranze linguistiche.