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TRENTO. Qualcuno ieri era già in viaggio. Qualcun altro stava preparando maglietta e sciarpa rigorosamente nerazzurre e oggi, di buon mattino, si è messo in viaggio. Tutti quanti destinazione Monaco di Baviera. Con un problema: solo pochissimi trentini custodiscono in tasca il preziosissimo biglietto per entrare all’Allianz Stadium per assistere alla partita delle partite, la finale di Champions League, la sfida tra Paris Saint Germain e l’Inter.Il cervellotico, complicatissimo e parzialissimo metodo di assegnazione dei biglietti ad abbonati e Inter Club ha reso un miraggio per una marea di tifosi la possibilità di sedere sulle tribune dello stadio bavarese. «Io tesserato dal 1984 e presidente dell’Inter Club di Ala dal 1999 sono senza biglietto. Come diceva Benigni è tutto un magna magna», sottolinea un po’ ironico e decisamente deluso Sergio Delli Compagni. Uno di quei tifosi che, però, la partita se la vuol vivere comunque meglio possibile e, soprattutto, in compagnia. Ad Ala, infatti, l’Inter Club, ha allestito un maxischermo 4×3 all’oratorio della città. «Bravo don Alessio a metterlo a disposizione almeno per questo evento – ricorda Delli Compagni – È dal ’76 che tifiamo Inter e da ieri siamo pure senza sede perché sfrattati. Sono andato a Istanbul e Madrid, speravamo di avere qualche biglietto per Monaco e invece niente. Però alle 16 apriremo cucina e bar e inizierà la festa che proseguirà, vada come vada, fino a notte fonda».Un maxischermo ci sarà anche a Trento, allo Stadio Briamasco. L’iniziativa è del Calcio Trento. «Siamo il club della comunità e vogliamo offrire una serata in amicizia con la scusa del calcio – sottolinea Mauro Giacca, presidente del Calcio Trento, grande amante del football e tifoso della Juventus – Lo sport unisce e deve essere socialità, piacere di stare assieme e divertirsi. Oggi guarderò la partita con occhi bianco, rosso e verde. Oggi tifo Italia a prescindere dei colori della squadra che c’è in campo. Io sono juventino, ma tifo una squadra italiana che gioca una grande partita che spero possa essere nostra». E, a proposito di socialità, al Briamasco, dove lo schermo è di 55 metri quadrati, l’accesso sarà gratuito e per chi vorrà ci saranno panini, braciole e birra, ovviamente pagando il giusto.«Quando penso al nuovo stadio, lo vedo come un luogo di aggregazione, di divertimento di tutta la nostra provincia, come per questa sera di fine maggio», conclude Giacca.Tra i fortunati che ieri erano già in viaggio destinazione Monaco («Sono sul ponte d’Europa», ci ha detto rispondendo al telefono), c’è Stefano Casagrande, presidente dell’Inter Club Pergine e coordinatore degli Inter Club del Trentino. E per questo “privilegiato”. È lui, infatti, uno dei fortunati con il biglietto in tasca. «A Pergine non faremo niente di particolare anche se un maxischermo ci sarà alla festa di Ischia – spiega Casagrande – Per un club la spesa per un maxischermo diventa insostenibile se non sei parte di qualche altra iniziativa». E così a Pergine, come in molti luoghi del Trentino il popolo interista si darà appuntamento dentro ai bar e in casa di qualcuno. «Da Pergine però siamo partiti per Monaco in tanti – spiega Casagrande – In tre soltanto abbiano i biglietti, ma siamo in 12 già in viaggio e altri 6 partiranno il giorno della partita. Non solo, ma so che almeno 30 soci di Trento andranno a San Siro». E pagheranno 45 euro per entrare (pare che i bagarini li vendano già a 750 euro) e guardare la partita in compagnia di decine di migliaia compagni di fede. Chi invece andrà senza biglietto a Monaco potrà sperare di assistere alla partita all’Olimpia Park dove la Uefa ha innalzato uno schermo gigante.Tra loro anche una quindicina di interisti di Arco, che questa mattina alle 7 sono partiti in pullman assieme ai 4 fortunati vincitori della lotteria (il metodo di assegnazione è sembrato assai simile a questo). «Abbiamo organizzato dei pullman assieme agli amici tifosi di Bologna, Rolo e Bolzano – spiega Maurizio Bonomi dell’Inter Club arcense – Chi rimarrà nella Busa, tra i tanti punti di ritrovo, per gli interisti doc ci sarà il bar Sunrise al Rione Degasperi di Riva». Tra i tanti delusi, e non solo perché privi di biglietto, ci sono anche gli interisti di Mezzolombardo.«Volevamo portare in piazza un maxischermo -spiega il presidente dell’Inter Club, Marco Giordano – Nel cuore della borgata c’è la Festa dello Sport e non abbiamo avuto scelta se non lasciar mettere il maxischermo a loro. Probabilmente noi tifosi interisti ci ritroveremo altrove a gruppetti». Ritrovo in sede, davanti ad un grande schermo, a Pieve di Bono, dove da un anno è attivo l’Inter Club valle del Chiese. «Siamo giovani e non potevamo sperare di avere biglietti, ma alcuni di noi sono saliti a Monaco per portare la bandiera del nostro giovane club», sottolinea Nicola Ghezzi.Impresa ardua infine provare a chiedere un pronostico. Ogni tifoso doc su certe cose tace. Però, le parole di Sergio Delli Compagni, hanno un tenore particolare: «Se dovesse andare male sarei comunque contento per il loro allenatore, Loius Enrique, una bravissima persona che se lo merita». Chapeau!
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Originale su L’Adige