TRENTO. Se ne è andata pochi giorni dopo aver festeggiato il suo 105esimo compleanno una delle più anziane donne trentine. Letizia Furlanelli, nata il 2 Novembre 1919 a Mezzolombardo, era ospite dal 2016 della casa di riposo Villa Belfonte.
Figlia di Umberto Furlanelli, maestro e per un certo periodo anche sindaco del paese e da mamma Maria, anch’essa maestra, era la sesta di sei figli. A 6 anni venne messa in collegio a Trento dalle suore di S.Maria Bambina in via Borsieri. Rimase orfana della mamma, prestissimo, venne cresciuta dalle suore e con l’aiuto di una zia. In collegio, dove rimase per 20 anni, imparò, come era consuetudine all’epoca, il mestiere del ricamo e della maglieria, la sua passione.
Ma non solo, Letizia aveva poi lavorato anche come segretaria. Sposata con Guido Vidi, di Madonna di Campiglio, la coppia si era trasferita a S. Antonio di Mavignola insieme anche ai due figli, Guido (morto soldato a 18 anni), Luigi, anche lui morto giovane per meningite e Bruno, morto di recente.
Rimasta vedova nel 1971, ha sempre vissuto da sola e solo negli ultimi tempi, quando aveva perso un po’ di autonomia, aveva deciso di entrare in Rsa. Religiosa, camminatrice, brava nel creare capolavori a mano, aveva festeggiato proprio pochi giorni fa il suo compleanno.
Ma Letizia Furlanelli non è l’unica persona ad aver compiuto 105 anni in Trentino. Secondo i numeri di Istat nella nostra provincia ci sarebbero altri 4 anziani con più di 105 anni. Un numero che prima del Covid era anche più elevato.
Il record si era registrato nel 2016 quando erano ben 19, poi sono scesi a 12 nel 2018 e a 5 nel 2020, anno dei decessi per il virus. Se guardiamo invece i dati degli ultra centenari, dopo il netto calo registrato durante la pandemia, ora c’è un netto aumento. In Trentino sono ben 265, il doppio rispetto a quelli registrati nel 2009 (140) e più anche di quelli che vivono attualmente in provincia di Bolzano (183).
A livello nazionale la regine con la concentrazione più elevata di centenari è la Liguria (61 ogni 100 mila residenti), seguita dal Molise (58) e dal Friuli Venezia Giulia (54). Al 1° gennaio 2024 sono 22.552 i centenari italiani, l’81% dei quali sono donne. Dieci anni fa erano poco più di 17mila, ma da allora il loro numero è cresciuto del 30%, dando vita a una vera e propria “rivoluzione della longevità”. E non finisce qui. Il trend potrebbe continuare a salire, mentre inizia a farsi largo una nuova categoria di ultra-longevi, i semi-supercentenari, quelli che superano i 105 anni, e i supercentenari, che oltrepassano la soglia dei 110. In cima alla lista, c’è senza dubbio il “fattore donna”.
Le donne italiane non solo vivono più a lungo, ma rappresentano una vera e propria élite della longevità: nell’89% dei casi, chi supera i 105 anni è donna, mentre gli uomini compongono appena l’11% di questa fascia. Il segreto? Un insieme di vantaggi biologici e sociali che permette loro di vivere più a lungo e di superare i mariti, per la maggior parte deceduti da tempo.
Questa tendenza femminile a vivere oltre il secolo di vita si riflette anche nel numero esiguo di uomini ultra-longevi coniugati. Tra i semi-supercentenari, il 13% degli uomini è ancora sposato, rispetto a un solo 1% delle donne.