TRENTO. Finti incidenti stradali a Napoli, creati per aggirare l’assicurazione. Sono le accuse mosse dalla procura di Trento nei confronti di 26 persone (24 napoletani e due abruzzesi), imputate a diverso titolo nel fascicolo aperto a Trento.
L’obiettivo sarebbe stato quello di ottenere cospicui risarcimenti da Itas Mutua.
Uno degli imputati risulta coinvolto in ben 117 incidenti, di cui 80 come responsabile, 35 come danneggiato e 95 come conducente.
Stando agli atti il modus operandi risultava essere sempre lo stesso: i soggetti, a gruppi di due o tre, si accordavano per studiare nel dettaglio dei sinistri, per esempio tra auto e moto, senza impatto tra veicoli, a seguito di «una manovra repentina ed inaspettata» non segnalata, con la caduta del motociclista. E ancora – secondo l’accusa – tamponamenti e urti tra vetture, mai realmente avvenuti stando anche agli accertamenti condotti.