(ANSA) – BEER SHEVA (ISRAELE), 05 DIC – Circa due civili sono rimasti uccisi per ogni combattente di Hamas ucciso nella Striscia di Gaza, hanno detto ieri sera alti funzionari militari israeliani parlando in condizione di anonimato. Lo rende noto l’agenzia di stampa francese Afp. “Non sto dicendo che non sia male che abbiamo un rapporto di due a uno”, ha detto uno dei funzionari in conferenza stampa aggiungendo che l’uso degli scudi umani fa parte della “strategia di base” del movimento islamista palestinese. “C’è da sperare che questo rapporto sarà molto più basso nella prossima fase della guerra”, ha aggiunto. Interrogato sulle notizie secondo cui 5.000 combattenti di Hamas sarebbero stati uccisi, uno degli alti funzionari ha detto: “Le cifre sono più o meno accurate”. L’esercito israeliano sta implementando software di mappatura ad alta tecnologia per cercare di ridurre il numero di morti tra i non combattenti, hanno detto i funzionari. Il sistema integra segnali di telefoni cellulari, sorveglianza aerea e intelligenza artificiale per mantenere una mappa costantemente aggiornata che mostra le concentrazioni di popolazione su tutto il territorio. “Nel sud, poiché abbiamo quasi raddoppiato la popolazione, le operazioni sono molto più precise”, ha detto uno dei funzionari. “Ci stiamo prendendo molto più tempo per assicurarci che i nostri sforzi per allertare i civili siano efficaci”. Il rapporto di due civili palestinesi morti nella Striscia di Gaza per ogni militante di Hamas ucciso è “tremendamente positivo” date le sfide del combattimento urbano, ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) tenente colonnello Jonathan Conricus. “Posso confermare il rapporto” diffuso dall’Afp “e se lo si confronta con qualsiasi altro rapporto di un conflitto in territorio urbano tra un’organizzazione militare e una terroristica che utilizza i civili come scudi umani scoprirete che questo è un rapporto straordinario, straordinariamente positivo e forse unico al mondo”. (ANSA).