TORINO – “È un momento speciale, per me vuol dire tanto vincere davanti a questo pubblico incredibile. Ho cercato di trovare una chiave migliore rispetto all’anno scorso, oggi c’era più tensione. Sono felice di condividere questo con il pubblico italiano”.
Così Jannik Sinner dopo il successo alle Atp Finals di Torino. “Non c’è posto più bello per finire la stagione – ha aggiunto – che è stata incredibile. Il lavoro però non smette. La notizia che saremo qua altri 5 anni mi rende molto contento. Grazie Andrea (Gaudenzi, ndr) e Angelo (Binaghi ndr) per questo grandissimo lavoro. L’anno scorso l’emozione era un po’ diversa. Il pubblico è stato incredibile: normalmente tifo inizia dalla prima partita ma io qua sono arrivato una settimana prima ed è già iniziato. Speriamo di rivederci l’anno prossimo”.
E fra pochi giorni le Final Eight della Coppa Davis. Malaga, da giovedì, Sinner proverà a trascinare ancora il team azzurro al successo, come ha fatto lo scorso anno, riportando la mitica insalatiera in Italia a distanza di 47 anni dal primo, storico successo tricolore, centrato da Adriano Panatta e compagni nel 1976.
Per il pusterese è stato un anno da record, con un crescendo che lo ha visto prendersi due slam e salire sul tetto del mondo. Dopo aver trionfato agli Australian Open all’inizio dell’anno, il giovane fenomeno azzurro ha conquistato anche gli Us Open 2024, diventando il primo italiano a vincere due Slam in due tornei diversi. E ora le Atp Finals che lo lanciano sempre di più nel gotha della racchetta dove, visti i numeri, è destinato a restare per anni: 8 titoli, di cui due Slam e le Atp Finals, 70 vittorie, di cui 50 sul cemento, per l’azzurro che rimarrà n° 1 al mondo almeno fino agli Australian Open 2025.
Un anno magico, introdotto a fine 2023 dal trionfo dell’Italtennis in Coppa Davis, con la firma indelebile del campione altoatesino. Un’impresa quella vista a Torino che lo rende Maestro del tennis e che lo distingue ulteriormente da leggende come Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli, che avevano ottenuto i loro successi solo al Roland Garros. A 23 anni, Sinner non solo ha confermato il suo status di numero uno del mondo, ma ha anche messo in bacheca l’ennesimo titolo del 2024, con un bilancio impressionante di vittorie, nei tornei del Grande Slam.
Il suo trionfo a New York arriva dopo un’estate perfetta che ha visto l’italiano imporsi anche a Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati, raggiungendo un incredibile record di 11 vittorie consecutive, concedendo soltanto due set.
In questo magico anno Sinner è diventato il più giovane tennista dell’era Open a vincere sia gli Australian Open che gli US Open nello stesso anno, un’impresa riuscita in precedenza solo a Mats Wilander, Novak Djokovic e Roger Federer. Inoltre, è diventato il primo dal 2017 a trionfare agli US Open da testa di serie numero uno, emulando Rafael Nadal.
Il suo successo riporta alla mente le annate leggendarie di Connors e Borg nel 1974, con un altro giovane campione, Carlos Alcaraz, che ha conquistato gli altri due Slam dell’anno, il Roland Garros e Wimbledon.
Sinner, grazie a questa vittoria, è entrato nel club dei tennisti che hanno vinto 23 o più partite in un solo anno nei tornei Slam, unendosi a miti come Djokovic, Federer, Nadal, Sampras e Laver.
Guardando all’ultima impresa alle Atp Finals, solo Ivan Lendl, sempre finalista dal 1980 al 1988 quando si giocava al Madison Square Garden, aveva vinto le Nitto ATP Finals con la fase a gironi senza cedere nemmeno un set. Da oggi non è più l’unico ad avercela fatta. Jannik Sinner ha eguagliato anche questo record, trionfando a Torino senza aver mai perso più di quattro game nel torneo.