TRENTO. Una bandiera arcobaleno è stata bruciata all’esterno del bar Carasau di via Galilei, a Trento, ed è stato danneggiato l’ombrellone a cui era appesa.
Per Arcigay del Trentino, che lancia un sit-in per sabato 9 novembre alle 15.30 a fianco del bar Carasau, si tratta di “un gesto che rappresenta un attacco diretto all’uguaglianza, al rispetto, alle lotte per i diritti”.
“Questo è un atto che non vogliamo prendere alla leggera e che testimonia un crescente clima d’odio verso tutte le soggettività che differiscono dalla norma”, afferma il presidente di Arcigay del Trentino Shamar Droghetti in una nota.
“Un gesto violento che, volendo attaccare un simbolo, si propaga come un attacco diretto a tutte le persone della nostra comunità. Un atto del genere nella nostra città ci scuote profondamente. A tutte le persone che si possono sentire intimidite davanti a questo gesto vogliamo lanciare un messaggio: non siete sole, non siamo sole. Come associazione non mancheremo di manifestare a testa alta, di reagire”.
Sul caso interviene anche il segretario generale di Arcigay Gabriele Piazzoni: “Episodi come questi preoccupano, perché sono il sintomo di un odio che non ha più vergogna di mostrarsi, e che troppo spesso trova indifferenza da parte delle istituzioni se non addirittura terreno fertile da parte di esponenti politici che seminano la paura verso tutto ciò che ritengono diverso, alimentando la spirale della violenza verso le minoranze.
Lo diciamo con chiarezza, le istituzioni di un Paese democratico non possono permettersi di ignorare episodi simili, è necessario che a Trento come nel resto del Paese si attuino politiche serie di contrasto e prevenzione verso ogni forma di violenza o discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere delle persone”.