TRENTO. «Ciò di cui tutti hanno bisogno è amore», recita il murale dell’oratorio della chiesa di Sant’Antonio, in Bolghera. Ma quando l’amore e le mani tese vengono rifiutati, anche con atteggiamenti violenti, si è costretti a fare scelte dolorose. Come è successo alla parrocchia di don Severino Vareschi che per risolvere il problema dei senzatetto che bivaccano sotto i portici attorno alla chiesa ha deciso di alzare una barriera, recintando parte del sagrato. I lavori costeranno 20mila euro.Il piazzale verso l’oratorio non era più sicuro, a fronte delle intemperanze di numerosi dei soggetti che vi stazionano, tra abusi di alcol e di sostanze, schiamazzi, liti.
Tutto sull’Adige in edicola