TRENTO. la fortissima atleta trentina Giulia Marchesoni, tesserata con l’Unione Sportiva Carisolo, si è laureata campionessa del mondo ai Campionati Mondiali di Skyrunning inEd in particolare, nella specialità «skyultra», che vuol dire 70 chilometri di corsa in montagna con 4500 metri di dislivello.
Una gara massacrante, valida per i Campionati del Mondo: non un qualsiasi trail, visto che dai 70 chilometri in su si parla già di ultra.
La rendenera Giulia Marchesoni si era ben preparata sulle distanze più corte: pochi giorni fa con la vittoria alla Vigolana Trail (secondo anno consecutivo), ma anche con la vittoria al trofeo Kima Dolomits (che si svolge ogni due anni), o la vittoria al Trail di 50 km svoltosi a Pinzolo, dove è arrivata prima assoluta battendo tutti, compresi i maschi (ed erano in totale 800 concorrenti).
Tutto era pronto quindi per l’exploit iridato. Marchesonio era stata convocata nella squadra nazionale italiana guidata dal CT Roberto Mattioli nei Mondiali ISF di Skyrunning che si sono svolti in Spagna da venerdì 6 a domenica 8 settembre: merito della FISky (la Federazione Italiana Skyrunning del presidente Fabio Meraldi) sbarcata nel Desafio Urbion di Soria, nella regione di Castilla Léon.
Già il primo giorno due azzurri sul terzo gradino del podio: Alex Oberbacher tra gli uomini, Benedetta Broggi tra le donne.
Doppietta d’oro il sabato nella SkyUltra: oro per Cristian Minoggio (che era campione in carica, avendo trionfato due anni fa nei Mondiali italiani della Val d’Ossola), ed oro – un po’ a sorpresa – anche per Giulia Marchesoni al femminile.
Gran finale con la Skyrace domenica 8 settembre: medaglia d’argento tricolore per Lorenzo Beltrami in gara-uomini e bronzo per Corinna Ghirardi nella combinata.