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Lavori in tangenziale a Trento, si teme l’ingorgo: da Ravina a Trento Nord, cosa succede – Trento


TRENTO. Non sarà una mattinata facile oggi per i pendolari diretti nel capoluogo: scattano infatti alcuni cantieri che sicuramente causeranno disagi e rallentamenti alla viabilità, della tangenziale ma non solo.
Disagi soprattutto per chi proviene da sud (ma non solo, vedremo): innanzitutto all’altezza del cavalcavia di Ravina: per permettere l’avvio dei lavori del suo abbattimento (per il quale per limitare i disagi è in via di ultimazione la bretella che si può vedere da mesi sull’area delle ex caserme, a destra del tracciato), sarà necessario spostare parte delle reti dei sottoservizi.
Da oggi dunque dovrà essere effettuato uno scavo con la chiusura di un centinaio di metri della corsia di destra della carreggiata nord. Sarà attivata dunque una riduzione di corsia (da due a una) che creerà un collo di bottiglia che nelle ore di punta si farà sentire.
Dal 24 giugno poi altri lavori, ma oltre il cavalcavia, con ulteriori disagi e il traffico deviato in toto lungo via al Desert e via Jedin.
Da oggi poi sarà chiuso lo svincolo che dalla carreggiata nord permette di raggiungere via Druso, la rotatoria di Trento centro e il viadotto per il Bus de Vela. Le vetture e i furgoni potranno uscire anticipatamente allo svincolo 5 (Motorizzazione) e poi avviarsi verso la città da Cristo Re, via Sanseverino o da via Dos Trent o verso il Bus de Vela da via Brescia.
I mezzi pesanti, tuttavia, dovranno invece proseguire fino all’uscita 7 (Campotrentino) e, se diretti al Bus de Vela, reimmettersi in tangenziale – dopo aver affrontato la rotatoria del depuratore – in direzione sud. Una deviazione che difficilmente non andrà a intasare sia lo svincolo di Campotrentino che , più in generale, il traffico in direzione sud in tangenziale tra le uscite 7 e 6 e all’altezza della rotatoria di via Berlino.I lavori dell’uscita 6 proseguiranno per circa sessanta giorni.
Oggi la polizia locale schiererà un contingente supplementare di agenti all’altezza delle deviazioni, nella speranza di contenere i disagi.



Originale su L’Adige

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