TRENTO. La pizza? Una cosa soprattutto da campani, calabresi, anche laziali. Non solo ma quasi: è uscita ieri la guida 50topPizza, la bibbia del piatto italico più famoso nel mondo. E certo, il Trentino non è in top 10 e nemmeno in top 100, ma non significa che non abbia locali e localini che non abbiano nel tempo trasformato l’impasto di acqua e farina, guarnito da pomodoro e mozzarella, una forma d’arte, più che un piatto da mangiare.
Infatti in regione sono 11 le pizzerie citate nella guida, che conta oltre 600 indirizzi tra le pizzerie eccellenti del territorio italico. Oltre 600 sembrano molte ma sono pochissime, se si pensa che qualsiasi paese da Brunico ad Agrigento, più o meno, ha un locale che offre pizza. Un campionato, quello sulla pizza, in cui Trento gioca meglio che Bolzano: solo 3 sono i locali altoatesini.
Ma quali sono? Partendo dalla città, a Trento sono quattro i posti premiati con la menzione nel blasonato elenco di pizzerie eccellenti. Si tratta di Acqua e farina alla Predaia, che da qualche tempo ha aperto anche un locale di street food in cima a via San Martino, Bella ‘Mbriana di via Marchetti, Gusto Pizza & Drink, di via Suffragio e la storica Korallo di via Venezia.
Facendo solo qualche chilometro in più, si arriva a Durer Risto Pizzeria, di Segonzano, La Talpa 3.0 di Baselga di Pinè, Pizzeria Excelsior di Cavalese e Ristorante sud di Riva del Garda.
E poi c’è l’Alto Adige, che per una volta brilla meno di noi. Pizzerie eccellenti sono Piccerella e Il corso di Bolzano e Mon Amour di Lana.
E nel resto d’Italia? La regione con più pizzerie eccellenti è la Campana, che ne può vantare ben 80. Agli altri, più o meno restano le briciole, in termini numerici: abbastanza bene la Sicilia (31), la Lombardia (30), il Lazio (28), la Calabria (25).
Ma chi vince la classifica assoluta? Ecco dove ha senso fermarsi, sai mai che si sia in viaggio per lo stivale: per 50 Top Pizza I Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta, e Diego Vitagliano Pizzeria, a Napoli, si confermano le Migliori Pizzerie in Italia anche nel 2024.
Un ex aequo, per altro confermato rispetto all’anno scorso.
Decisamente più comodi gli altri: al secondo posto Confine a Milano. Il terzo gradino del podio è occupato da I Tigli di Simone Padoan, a San Bonifacio nel Veronese.
Va detta una cosa, per tutti gli altri che sono rimasti fuori dalla guida: i vincitori sono tutte pizzerie che propongono la pizza napoletana, bella, alta e piena. Chi ama la pizza sottile – quella davanti alla quale i puristi inorridiscono – sceglierà altri posti. Non importa. Perché comunque con la pizza è così: ognuno trova quella che gli piace di più. Che sa gourmet o una semplicissima margherita, che sa tradizionale o rivisitata, ma tutti la mangiano da sempre. E spesso con soddisfazione.