TRENTO. Non è un via libera indiscriminato all’uccisione dei lupi, ma per la prima volta il protocollo redatto da Ispra, tra l’altro, stabilisce per la prima volta delle quote di abbattimenti anche su base provinciale. E per il Trentino si potrebbero prelevare tra i 3 e i 5 esemplari all’anno. «Si tratta di un documento tecnico che aiuta tutte le amministrazioni italiane a identificare i lupi confidenti e che suggerisce le azioni da intraprendere», spiega Claudio Groff coordinatore del settore Grandi carnivori della Provincia.Tre i passaggi prima dell’abbattimento: innanzitutto la rimozione di ciò che attrae i lupi verso i centri abitati; poi devono esserci delle azioni di dissuasione. Infine, andate “a vuoto” le prime due operazioni, c’è l’abbattimento.Intanto, sempre sul fronte dei grandi carnivori, al Tar ci sono due richieste di risarcimento presentate dagli ambientalisti in merito all’uccisione di due esemplari di orso: a breve saranno depositate le sentenze.Tutto sull’Adige in edicola