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TRENTO. Il sostegno alle famiglie e alla conciliazione vita-lavoro, l’attrattività del territorio, la competitività e l’innovazione aziendale. Sono i capisaldi della manovra di bilancio 2026-2028 della Provincia autonoma di Trento, illustrata oggi dal presidente Maurizio Fugatti e dal vicepresidente Achille Spinelli a categorie economiche e sindacati, in vista del passaggio al Cal e poi alle commissioni del Consiglio provinciale.
Il disegno di legge finanziaria prevede entrate nette disponibili per 5 miliardi e 612,4 milioni nel 2026, cifra superiore al periodo pre Covid. «La manovra ci permette di confermare le scelte strategiche fatte in questi anni – ha spiegato Maurizio Fugatti – dal sostegno alle famiglie e all’economia, fino agli investimenti e alle politiche sulla casa».
Tra le principali novità figurano l’abbattimento del costo degli asili nido in base all’Icef e l’attivazione delle attività estive nelle scuole elementari e medie. Confermati anche l’assegno di natalità per il terzo figlio, le agevolazioni sull’addizionale regionale all’Irpef e i congedi parentali.
Sul fronte casa sono previsti contributi per privati che ristrutturano alloggi da destinare all’affitto a canone moderato (5 milioni, con obiettivo di 250–300 unità), sostegni alle cooperative edilizie che promuovono forme di abitare collaborativo (5 milioni, fino a circa 150 interventi) e un intervento sperimentale per imprese manifatturiere che ristrutturano alloggi da affittare ai propri dipendenti (1 milione). Stanziati inoltre 15 milioni per Itea e 10 milioni per la rivitalizzazione delle aree a rischio abbandono, dopo un primo bando che ha raccolto circa 300 proposte.
Proseguono il sostegno all’acquisto della prima casa per giovani e famiglie numerose, e i progetti RiUrb e RiVal. Sul fronte delle opere pubbliche risultano già finanziati oltre 2,5 miliardi di euro, di cui 820 milioni per il nuovo Polo ospedaliero e universitario. La manovra aggiunge 183 milioni, con 102 destinati all’edilizia scolastica, in particolare per le scuole superiori.
Achille Spinelli ha sottolineato l’equilibrio tra politiche per persona e famiglia e misure per imprese, ricerca e capitale umano: «Vogliamo rendere il territorio attrattivo per chi vive, lavora e fa impresa qui». Confermate agevolazioni Irap e Imis e prospettata una crescita del Pil trentino leggermente superiore a quella nazionale. Il vicepresidente ha ricordato i buoni indicatori su innovazione e trasferimento tecnologico, con il Trentino primo in Italia nel Regional Innovation Scoreboard di Eurostat.
Obiettivo della manovra è continuare a investire in settori capaci di generare valore aggiunto e occupazione qualificata, consolidando competitività e qualità della vita sul territorio trentino.
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Originale su L’Adige