TRENTO. La multa inflitta ad un maestro di sci trentino “non è assolutamente da collegare ad un episodio di natura professionale sulle piste ma rientra totalmente in una sfera personale extralavorativa”. Lo afferma Mario Panizza, presidente del Collegio dei maestri di sci del Trentino, in riferimento alla notizia di stampa su un maestro di sci sanzionato dai carabinieri a Madonna di Campiglio perché in stato di ubriachezza.
“Il controllo dei carabinieri – sottolinea Panizza – non è avvenuto in pista ma a fine giornata all’esterno di un locale dove questa persona aveva festeggiato con amici e parenti. Al momento del controllo indossava la divisa della propria scuola di sci ed è stato protagonista di un atteggiamento che ha portato i militari ad elevare una multa di 100 euro”.
“Per noi maestri di sci il tema della sicurezza è cardine imprescindibile della nostra attività professionale”, prosegue Panizza. Al Collegio dei maestri di sci del Trentino sono iscritti 2.900 professionisti (nelle specialità dello sci alpino, nordico, snowboard e telemark) a servizio di 2,9 milioni di turisti invernali del Trentino di cui 500 mila sono clienti delle 51 tra scuole e associazioni affiliate Amst, che danno occupazione a trecento persone. In totale, si legge in una nota, vi sono 2.337 maestri di sci alpino, 413 maestri di snowboard e 145 maestri di sci nordico. “I maestri di sci sono tra i cardini del turismo invernale del Trentino con un ruolo sempre più di ambasciatori. Per questo è fondamentale la consapevolezza del ruolo che il maestro di sci ha nel proprio operato. Siamo l’operatore turistico che in assoluto sta per più tempo con i clienti. In qualche caso diventiamo loro amici. Ribadisco che per noi maestri di sci il tema della sicurezza è cardine imprescindibile della nostra attività professionale”, conclude Panizza.