CAVALESE. «Non doveva succedere. Non lì, per colpa di un semaforo che non funziona». C’è tanta amarezza nelle parole di Riccardo Vanzo, uno dei figli di Serafino. La tragedia della strada è avvenuta ieri mattina, 12 giugno, a Cavalese, dove a perdere la vita è stato Serafino Vanzo, imprenditore in pensione di 88 anni. Alla guida della sua Panda si è immesso sulla strada di fondovalle, all’altezza di Masi, proprio mentre stava transitando un camion che ha centrato in pieno l’auto. Uno schianto che non ha lasciato scampo a Vanzo, morto sul colpoPosato, senza lasciarsi andare a una rabbia che sarebbe anche comprensibile, Riccardo Vanzo ammette che «senza dubbio è stato papà a fare un errore. Mi spiace anche per l’autista del camion, che non ha potuto fare nulla. Però se il semaforo avesse funzionato come doveva essere (era guasto da 3 settimane), forse non sarebbe accaduto nulla di tutto questo. Chiunque, nell’uscire da quell’incrocio costretto a controllare se la provinciale è libera fa fatica, figuriamoci un anziano di 88 anni».Ieri mattina Serafino era appena stato in ospedale a Cavalese: «Aveva fatto gli esami del sangue, a cui doveva sottoporsi a cadenza regolare dopo aver beneficiato di un trapianto. Ma era in salute, avrebbe potuto morire serenamente a casa, chissà tra quanto. Ma non così». Tutto sull’Adige in edicola