TRENTO. Sguardi irrispettosi e attenzioni morbose nei confronti della nipotina che in assenza dei genitori si trovava da sola con il nonno. Il quale sarebbe arrivato a richieste che andavano ben oltre ciò che poteva essere definito affetto da parte di un famigliare. Poi il primo campanello d’allarme della piccola: «Non voglio più andare a casa sua».Una triste vicenda quella arrivata sui tavoli del palazzo di Giustizia del capoluogo che ha visto imputato un uomo, all’epoca dei fatti settantenne, accusato di violenza sessuale verso sua nipote.Con tanto di condanna in primo grado del tribunale di Trento – emessa a fine marzo 2023 – a 5 anni di reclusione, con il rito abbreviato. Ma la conferma è arrivata ieri, 29 maggio, anche dalla Corte d’Appello che ha ridotto la pena di un anno, arrivando a un totale di 4 anni. La difesa ora farà ricorso in Cassazione.Tutto sull’Adige in edicola