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BORGO. Siamo sicuri che i lavori per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana, finanziati con il programma straordinario di investimenti del Pnrr, si concluderanno entro il termine fissato del 30 giugno 2026? E poi: la giunta provinciale è a conoscenza dei ritardi e delle problematiche che potrebbero pregiudicare la possibilità di avviare e terminare gli interventi di adeguamento sismico del corpo C2 entro le scadenze fissate dal Next GenerationEu-Pnrr?Sono solo alcuni dei dubbi e delle perplessità messi nero su bianco con un’interrogazione dal consigliere provinciale del Pd Paolo Zanella in merito ai lavori iniziati nel novembre 2020 per ampliare ad ovest il corpo centrale dell’ospedale con un nuovo volume di cinque livelli.«Nella parte del seminterrato è prevista la collocazione di spogliatoi, locali tecnici ed archivi. Al piano terra – si legge nel documento – i lavori interessano l’ampliamento del pronto soccorso, al primo piano la realizzazione di un nuovo blocco operatorio, al secondo piano l’accorpamento delle degenze ordinarie ed infine al terzo piano la dialisi. All’interno del pacchetto dei lavori sono, inoltre, presenti delle operazioni di rafforzamento della struttura, al fine di portare a termine un adeguamento sismico del corpo C2 dell’ospedale». Lavori da concludere entro 11 mesi, mentre rimane tempo fino a settembre per le ultime domande di pagamento all’Ue.«Sul portale della Provincia si legge che per l’intervento in questione i lavori di miglioramento sismico del corpo C2 sono previsti a partire da febbraio 2026, successivamente al trasferimento delle relative attività negli spazi predisposti con i lavori di ampliamenti. Ciò significa che la partenza dei lavori è prevista a meno di cinque mesi dalla scadenza dalla necessaria conclusione dei lavori».Zanella ricorda come «a causa dei continui ritardi accumulati sugli interventi finora effettuati e per non meglio precisati problemi strutturali, non sarà possibile, entro quella data, trasferire le attività presenti all’interno del corpo C2 negli spazi degli ampliamenti realizzati e che quindi si sia deciso di rinunciare ai finanziamenti Pnrr. Se ciò fosse vero, non sarebbe la prima volta che si verifica una simile evenienza in Trentino. Già in aprile 2025 si è infatti verificato lo spostamento di fondi, per un totale di quasi 10 milioni di euro, precedentemente destinati ad alcune opere che dovevano essere ultimate presso l’ospedale Santa Maria del Carmine, verso i plessi ospedalieri di Arco (Villa Garda – ex psichiatria – e l’ex ospedale dell’Alto Garda)».Se tutto ciò fosse vero, si chiede Zanella, la giunta dove intende reindirizzare i fondi destinati agli interventi per l’ospedale di Borgo non più utilizzabili? È ancora in tempo per effettuare questa operazione o le risorse andranno perse?, domanda. Ed ancora. In che tempi si ritiene che verranno conclusi i lavori all’ospedale San Lorenzo ed a che punto sono, invece, i lavori di riqualificazione dell’edificio da destinare alla casa della comunità di Borgo Valsugana, finanziati anch’essi con i fondi Pnrr?
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Originale su L’Adige