ROMA. “Europa. Una, libera, sovrana”. Sarà questo il titolo della giornata che richiamerà gruppi di estrema destra da Francia, Spagna, Serbia e Germania sotto l’effige comune dell'”Alliance for Peace and Freedom”: i toni dell’APF sono sensazionalisti, si parla de “l’imminente caduta delle forze che hanno tenuto schiava e divisa l’Europa”. Dietro l’organizzazione dell’evento il partito italiano, Forza Nuova. La Questura di Roma ha scelto di commentare così: “Dopo aver preso atto dell’organizzazione di una riunione di esponenti di Forza Nuova ed altre compagini estremistiche europee, ai fini della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, non sussistendo presupposti di legge idonei ad intervenire sulle modalità di svolgimento della riunione in luogo privato, è stato adottato un provvedimento teso ad evitare che, nelle fasi di afflusso e deflusso, si tengano comportamenti apologetici in violazione delle normative vigenti o offensive del sentimento della memoria”. I vari rappresentanti politici sono ancora in cerca di una sede dopo il forfait dell’hotel che doveva ospitarla. “Non appena sarà noto il luogo di svolgimento dell’evento saranno predisposti adeguati servizi di osservazione e vigilanza” viene spiegato. Il contesto in cui la manifestazione si inserisce è quello dei dubbi legati al braccio teso di Elon Musk, ma anche dell’inondazione americana di nostalgici del Ku Klux Klan per le strade del Kentucky, tra volantini e striscioni anti-immigranti. L’evento, alla vigilia della Giornata della Memoria, è stato visto come “provocatorio” (anche per la scelta della data) dalla Cgil, che ha, in primis, chiesto l’annullamento dell’evento alla Questura: “L’evento, organizzato da Forza Nuova, i cui leader sono stati condannati per aver guidato l’assalto alla sede della Cgil il 9 ottobre 2021, appare fissato in modo deliberatamente provocatorio alla vigilia del Giorno della Memoria” – ha commentato il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola – “Rivolgiamo un appello al Prefetto di Roma affinché impedisca questo raduno e chiediamo alle istituzioni una risposta ferma, a partire dallo scioglimento delle organizzazioni di matrice fascista e nazista, che continuano a rappresentare una minaccia per la democrazia nel nostro Paese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Anpi: “Il prossimo 26 gennaio, vigilia del Giorno della Memoria, a Roma, città Medaglia d’Oro al Valore Militare per i fatti della Resistenza e della Guerra di Liberazione, nazifascisti di tutta Europa vorrebbero adunarsi per approfittare dell’onda e del vento che percepiscono favorevoli. A chiamarli è l’organizzazione guidata da un pregiudicato. Le formazioni nazifasciste che rappresentano ospiti e ospitanti sono vietate dalla nostra Costituzione, sono in dichiarato conflitto con le ragioni di democrazia, libertà e uguaglianza su cui è stata ricostruita l’Europa stessa, nata dopo il disastro della II Guerra”.
“L’ANPI si unisce a tutte le forze politiche, sindacali e sociali che chiedono alle Istituzioni di vietare siffatto raduno, pericoloso per i cittadini e l’ordine pubblico, potenzialmente eversivo. Richiamano le stesse Istituzioni, che hanno giurato fedeltà alla Costituzione, ad applicare le Leggi in vigore: si sciolgano tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo e al nazismo”.