TRENTO. Cinque operatori di giorno e dieci di notte: è la linea dura della Provincia per cercare di risolvere i continui problemi di sicurezza alla residenza Fersina. Fino ad ottobre la struttura di via al Desert sarà sorvegliata in maniera massiccia da un numero di addetti cospicuo, chiamato a dar manforte al personale della cooperativa Kaleidoscopio.Un contributo consistente anche nei costi, visto che la Provincia ha stanziato 310mila euro. L’obiettivo? «Garantire l’incolumità degli operatori e degli ospiti, proteggendoli anche da intrusioni da parte di persone non autorizzate». Tutto sull’Adige in edicola