POVO. La Giunta comunale ha dato il via libera all’attivazione del servizio sperimentale 0-6 anni alla scuola per l’infanzia Conotter di Povo. La novità, che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale, prevede l’apertura di una sezione del Nido da 15 posti già a fine gennaio 2025, quando saranno terminati i lavori di adeguamento del bagno e l’integrazione degli arredi a cui provvederanno i servizi Edilizia pubblica e Gestione fabbricati nelle prossime settimane. Alla nuova sezione del Nido potranno accedere i bambini ad oggi in lista d’attesa (oltre 100) le cui famiglie si sono dichiarate disponibili ad accettare il posto anche in strutture diverse da quelle scelte al momento della domanda.
Il Nido sarà a gestione diretta e impiegherà tre educatori a tempo pieno e due a tempo parziale, più due addetti a tempo pieno, di cui uno a supporto della preparazione dei pasti (il personale di cucina sarà lo stesso della scuola dell’infanzia).
Come noto, la domanda di accesso al Nido è molto aumentata negli ultimi anni tanto che le attuali 25 strutture con i loro 1189 posti (più 3 messi a disposizione dal Comune di Lavis) non riescono a soddisfare tutte le richieste in graduatoria. La tendenza è ben fotografata dai numeri: il rapporto tra domanda complessiva (che comprende gli iscritti già frequentanti e le nuove domande annuali) e popolazione 0-2 è passata da valori superiori al 40 per cento negli anni successivi al 2011 al 53 per cento nel 2023: in termini assoluti, 1381 bambini hanno chiesto di entrare al Nido su un numero complessivo di 2613 bambini tra 0 e 2 anni. Ad oggi la copertura del Comune di Trento è pari al 44,3 per cento della popolazione 0-2, percentuale molto elevata se si considera che a livello nazionale è fermo a meno del 30 per cento, ma ancora non in grado di soddisfare la totalità della domanda.
A fronte della crescita della domanda di posti al Nido, in questi ultimi anni molte scuole per l’infanzia hanno perso iscritti a causa del calo demografico. Per esempio la stessa scuola per l’infanzia Conotter, ultimata nel 2006 e dimensionata per quattro sezioni per un totale di 101 bambini, nell’attuale anno educativo ha 35 iscritti.Da qui la proposta, inviata dall’Amministrazione comunale alla Provincia autonoma, di poter utilizzare gli spazi rimasti liberi per l’attivazione del servizio sperimentale 0-6. Si tratta di una soluzione che non risponde solo a esigenze organizzative, ma che ha anche un grande valore pedagogico perché favorisce quell’apprendimento tra pari di diverse età che, con l’assottigliarsi delle famiglie, è un’occasione sempre più rara per i bambini.