TORINO. Una partita difficile. Incerta fino all’ultimo. Ma che Sinner è riuscito a portare a casa, vincendo – e soffrendo – contro un insidiosissimo Holger Rune. Pur in un match che lo vedeva già qualificato, il pusterese ha dato tutto. E ha conquistato la terza vittoria su tre match giocati. Quella forse più complicata, perché giocata senza riuscire ad esprimere il suo miglior tennis, soprattutto al servizio e nel rovescio.
Dopo un primo set senza storia, incassato 6-2, Jannik ha dovuto resistere al ritorno dell’avversario, costretto a spingere al massimo per conquistare l’unico risultato utile per raggiungere le semifinali: la vittoria.
Il danese ha iniziato a macinare gioco e si è imposto 7-5 strappando il servizio a Jannik proprio nell’ultimo game. Complice del ritorno dell’avversario la scarsa efficacia al servizio dell’altoatesino, che ha anche iniziato ad accusare problemi fisici toccandosi spesso la parte bassa della schiena, probabilmente per un risentimento muscolare.
Combattutissimo il terzo set. Jannik ha rischiato all’ottavo gioco, concedendo una palla break a Rune. Ma ha resistito ed è stato lui a strappare il servizio al danese nel gioco successivo. Per poi chiudere 6-4.
Il campione altoatesino ha fatto l’en plein, leggittimando pienamente l’approdo alle semifinali. E facendo un favore a Nole Djokovic, che grazie al successo di Jannik approda anche lui alle semifinali. Niente biscotto: non fa parte del menù di Jannik. Che ha solo fame di vittorie.