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Un anno fa il tragico incidente in cui perse la vita Fabio Andreatta, l’architetto delle emergenze – Cronaca


TRENTO. Un anno fa perdeva la vita in un incidente nel parco del monte Baldo Fabio Andreatta, architetto roveretano di 71 anni, protagonista di tanti interventi importanti della Protezione civile trentina.

Già in forze ad Itea, in più occasioni era intervenuto con il dipartimento della Protezione civile in aiuto delle popolazioni in difficoltà sia in Italia sia all’estero, fino alla pensione nell’aprile 2014.

Si definiva un “costruttore di ripari per chi ha perso tutto” oltre che un “tessitore di relazioni per comprendere”. I colleghi lo ricordano come una persona schietta e concreta: Andreatta era stato un esempio per la sua disponibilità e per la sua capacità di allacciare rapporti di collaborazione e amicizia con chi incontrava lungo il proprio cammino.

Nelle diverse “missioni” portare a compimento si era occupato della progettazione e della realizzazione di opere in favore di quanti hanno perso tutto a causa di calamità naturali. Era stato anche uno dei promotori della nascita dell’area addestrativa di Marco di Rovereto.

Tra i principali interventi promossi dall’architetto Fabio Andreatta, si ricordano Valtopina in Umbria (1997, realizzazione della scuola primaria Anna Frank); Pec-Peja in Kosovo (1999-2000, ricostruzione di edifici a seguito dell’emergenza umanitaria); Sri Lanka (2004, progettazione e realizzazione di una scuola a seguito dello tsunami); Sicilia (2007, supporto alla campagna antincendio boschivo); Libano (2010, supporto alla campagna antincendio boschivo); Rocchetta di Vara in Liguria (2011, progettazione e realizzazione della scuola a seguito dell’alluvione); Onna in provincia de l’Aquila (2009, progettazione e realizzazione dell’asilo); Concordia sul Secchia nel Modenese (2013, progettazione e realizzazione di chiesa e oratorio a seguito del sisma); Azraq in Giordania (2013, progettazione e realizzazione dell’Hospital Refugee Camp per l’emergenza umanitaria Siria).



Originale su L’Adige

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