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Va in scena l’ultimo live di selezione per “Suoni Universitari” – Cultura e Spettacoli


TRENTO – Prosegue la sfida al teatro Sanbàpolis per scegliere il quarto finalista del contest musicale Suoni Universitari. Nella scorsa serata, che ha visto un numero di presenze pari a circa 550 persone, la giuria artistica ha scelto i Medaglia come gruppo vincitore, mentre la scelta del pubblico è andata verso i PKR.

A contendersi un posto per la finale del 4 dicembre, Modeon, il progetto di Tommaso Bettoni di musica melodic/techno, dove tutti i suoni che sentirete sono suonati, messi in loop, editati e montati live.

On stage anche Sara Kane, con Stefano Eccher alla batteria, Nick Petricci alla chitarra e Sara Caneppele alla voce.

A seguire il singer song writer Devis Gardin accompagnato da Amos Corradi, basso elettrico, Michele Peruffo alla chitarra elettrica, Iacopo Migliorini alla batteria, e Tommaso Bettoni alle tastiere.

Maude, con Giorgio Santolini alla chitarra e voce, Luca Scartezzini alla chitarra e voce, Edwin Degasperi al basso, Francesco Rossi alla batteria. Si tratta di un progetto nato a Trento nel 2015, che, influenzato dalla scena indipendente sia italiana che internazionale, spazia tra rock, punk e diverse correnti alternative.

Gruppo ospite della serata, Le Feste Antonacci (qui nella foto): due produttori italiani stanziati a Parigi da lunghi anni. Provano emozioni comuni: il canto del flauto, le architetture corali, il ritmo del tamburo, la canzone italiana che te tocca; naturale la decisione di associarsi.

L’entrata nel mondo del pop è sancita nel novembre 2018 dal primo profetico EP: “Grandi Successi”. Seguono i singoli “Sigarette”, “Bassline” e lo short EP concept: “Di poche parole”, la cui traccia” La vita fa schifo” si è curiosamente metamorfizzata in “Festa” by Andrea Bocelli.

Dopo aver pubblicato a maggio il brano “Uomini nudi”, il 20 novembre tornano con “P.U.L.P.”, secondo singolo estratto dal nuovo ep in uscita a fine gennaio per Panico Dischi, album di matrice assisiate/club che esplora la distruzione dell’ego, il disagio della provincia, l’inquietudine per un futuro sempre più scuro e l’amore come chiave di volta nel sempiterno molto attuale sentore di apocalisse.

L’apertura delle porte è prevista per le 20 con partecipazione libera e gratuita. Previsto il servizio di bus navetta a fine serata.



Originale su L’Adige

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