TRENTO. Due pomeriggi dedicati alle vaccinazioni contro l’enecefalite trasmessa dalle zecche in cui i centri vaccinali della provincia saranno aperti per permettere alle persone che lo desiderano di vaccinarsi contro l’encefalite da zecca.Sarà possibile prenotare la somministrazione (posti disponibili dalle 14 alle 16) o accedere senza prenotazione dalle ore 16 alle ore 18. Il 20 giugno sono aperti i centri vaccinali di Cles e Tione mentre il 21 giugno sarà la volta dei centri di Arco, Cavalese, Pergine Valsugana, Rovereto e Trento.L’appuntamento per la fascia oraria 14-16 si prenota attraverso il Cup dell’Apss in modalità online o telefonica. Le somministrazioni sono destinate ad adulti e bambini a partire dal primo anno di età. Il ciclo vaccinale è di tre dosi: la seconda dose deve essere effettuata 1-3 mesi dopo la prima mentre la terza a 5-12 mesi dalla seconda; a distanza di 3 anni dal ciclo primario è prevista una dose di richiamo.La vaccinazione contro la Tbe è gratuita per tutti i residenti in provincia di Trento e non è necessaria l’impegnativa.
Per prenotare la somministrazione del vaccino la modalità più rapida, accessibile 24 ore su 24, è quella online collegandosi al sito Cup online prenotazione visite specialistiche.
Dopo l’autenticazione, utilizzando la tessera sanitaria, scegliere l’opzione «prenotazione senza ricetta», poi selezionare «servizio sanitario nazionale» e inserire nel motore di ricerca Tbe o zecca. In alternativa è possibile telefonare al numero 0461 379400 (da telefono cellulare) o 848 816 816 (da telefono fisso) dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 18 e al sabato dalle ore 8 alle ore 13.
La Tbe o encefalite virale da zecca è una malattia inizialmente simile all’influenza che può guarire senza problemi anche se, talvolta, può evolvere in una forma più grave come la meningite o l’encefalite. In alcuni casi può lasciare danni permanenti al sistema nervoso. Il vaccino contro la TBE è raccomandato a chi svolge attività all’aria aperta per motivi professionali o ludico-ricreativi.
Oltre alla Tbe l’altra malattia principale trasmessa dalle zecche è la malattia di Lyme per la quale al momento in Europa non esiste un vaccino (negli Usa sì, ma copre solo uno degli agenti patogeni rilevanti), anche se sono in fase di sperimentazione un paio di preparati attesi nei prossimi anni.
La malattia di Lyme, che può avere un’evoluzione clinica anche molto critica, è la più comune malattia trasmessa da zecche diagnosticata in Trentino: l’agente patogeno Borrelia burgdorferi si stima sia presente nel 16% delle zecche. In caso di infezione batterica Lyme, diagnosticabile con certezza tramite analisi del sangue, è possibile un trattamento antibiotico che nella prima fase è risolutivo. La situazione si complica se l’infezione non viene diagnosticata e si ripresentasse tempo dopo.
“Clinicamente – spiega l’Istituto superiore di sanità – i primi sintomi della malattia di Lyme sono intermittenti e mutevoli. La malattia inizia tipicamente in estate e all’inizio si manifesta con una macchia rossa che si espande lentamente. Entro qualche settimana (che in qualche caso possono diventare mesi), si possono sviluppare disturbi neurologici precoci caratterizzati da artralgie migranti, mialgie, meningiti, polineuriti, linfocitoma cutaneo, miocardite e disturbi della conduzione atrio-ventricolare. I sintomi sono fluttuanti e possono durare per mesi e cronicizzare.
L’ultima fase della malattia a distanza di mesi o anni dall’infezione, è caratterizzata da alterazioni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (artrite cronica), del sistema nervoso centrale e periferico (meningite, encefalomielite, atassia cerebellare, polineuropatie sensitivo–motorie, disturbi del sonno e comportamentali), della cute (acrodermatite cronica atrofica) e dell’apparato cardiovascolare (miopericardite, cardiomegalia).
Dal momento che gli esami di laboratorio non sono sempre in grado di confermare o escludere in modo definitivo la malattia, la decisione di iniziare il trattamento antibiotico dovrebbe essere presa sulla base della diagnosi clinica e dei dati anamnestici ed epidemiologici. La malattia non porta a sviluppare immunità, per cui l’infezione può essere contratta più volte nel corso della vita”.
Indirizzi dei centri vaccinali aperti giovedì 20 giugno
CLES palazzina Territoriale, piano terra, via Degasperi 41
TIONE palazzina Plazze, viale Dante 25
Indirizzi dei centri vaccinali aperti venerdì 21 giugno
ARCO palazzo Le Palme, largo Arciduca d’Asburgo 1
CAVALESE Palafiemme, via fratelli Bronzetti 64
PERGINE VALSUGANA Ospedale riabilitativo Villa Rosa, via Spolverine 84
ROVERETO Casa della comunità, via Lungo Leno sinistro, 18D
TRENTO Centro vaccinale, via Conci 84