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Via al potenziamento estivo: caccia a 11 medici per le valli – Cronaca


TRENTO. Arriva l’estate e l’unica certezza per le strutture sanitarie (ospedali e ambulatori) e per il personale che ci lavora (dai medici agli infermieri passando per gli Oss) è che non ci saranno periodi di chiusura. Certo, i lavoratori avranno le loro ferie (un paio di settimane a testa tra metà giugno e metà settembre, indicativamente), ma ovviamente la sanità non va in ferie. E così questi giorni sono di riorganizzazione, tra criteri di presenze da rispettare e una “caccia” ai medici per garantire i servizi.
Partendo dalle periferie, proprio oggi scadono i termini per l’assegnazione di una serie di incarichi a tempo determinato per garantire l’assistenza ai turisti. Si tratta del cosiddetto «Potenziamento estate 2025» e gli incarichi da assegnare sono 11. Servono un medico per Predazzo, uno per San Giovanni di Fassa, uno per Pellizzano, uno per Mezzolombardo, quattro per Levico Terme e tre per San Martino di Castrozza.
Il contratto andrà dall’1 luglio al 31 agosto (tranne a Mezzolombardo e Pellizzano, dove si partirà il 19 luglio) e prevede una disponibilità di 24 ore settimanali, eventualmente riducibili a dodici, con turni diurni anche di sabato, domenica e nei giorni festivi. Per quanto riguarda Levico e San Martino, spiega l’Azienda sanitaria, «nel caso in cui le disponibilità non siano sufficienti a garantire l’apertura regolare della sede, ai candidati verrà proposta una rimodulazione oraria dell’incarico presso la sede pubblicata o presso la sede di Pergine (nel caso di Levico) o di Tonadico (nel caso di San Martino)».Passando invece al “centro”, ovvero al Santa Chiara, il programma estivo è definito: in Chirurgia generale 1 nei mesi estivi è prevista la riduzione dei posti letto di degenza, per poter garantire lo svolgimento delle attività previste. Nel dettaglio ne “salteranno” 8, con il totale che scenderà a 24.
Poi, da settembre, si tornerà alla situazione ordinaria, con 28 posti per la degenza ordinaria e altri 4 per quella diurna. Inoltre, per dare un sostegno ai reparti più in difficoltà di organico, la direzione dell’ospedale ha deciso di “mescolare le carte”, spostando alcuni professionisti in altre unità operative, in modo da poterne garantire l’apertura. La riduzione di posti dovrebbe riguardare solo la Chirurgia, mentre nel resto dell’ospedale l’attività proseguirà anche nei mesi caldi come sempre. Invece come da prassi tra giugno, luglio e agosto verrà ridotta anche l’attività operatoria: le sedute programmate, infatti, caleranno per riuscire a garantire un equilibrio tra le esigenze del personale e dei pazienti.Infine resta il tema del Pronto soccorso: la carenza è attualmente di 10 medici, che solo parzialmente verranno “coperti” dai 5 gettonisti individuati nei giorni scorsi, chiamati per far fronte agli addii di quattro libero professionisti. Restando nel Pronto Soccorso, anche a Tione la situazione è complicata per carenza di personale e l’Apss sta cercando di correre ai ripari.
Per quanto riguarda, infine, Cavalese e Arco (in estate quelle zone sono prese d’assalto dai turisti, con la popolazione che raddoppia), il personale dovrà rimboccarsi le maniche perché il lavoro andrà ad aumentare.



Originale su L’Adige

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